Come Mettere In Scena Uno Spettacolo Teatrale, Teatro

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view post Posted on 8/9/2010, 12:41
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credo che questa sia la grande differenza tra teatro e cinema :) la suggestione/immaginazione :)
 
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DaveGamba
view post Posted on 29/9/2010, 07:53




ragazzi anche per i cortometraggi vale il discorso dei 21 secondi per le canzoni con copyright?
 
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view post Posted on 29/9/2010, 17:40
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CITAZIONE (DaveGamba @ 29/9/2010, 08:53)
ragazzi anche per i cortometraggi vale il discorso dei 21 secondi per le canzoni con copyright?

oddio non saprei...probabile, ma non sono sicuro...
 
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Louis77
view post Posted on 30/10/2013, 16:55




Salve a tutti, mi intrometto per parlare di un aspetto che forse e' addirittura antecedente al ritrovamento degli attori e tecnici, ovvero la parte dell'adattamento e scrittura di un copione.
Mi capita spesso, ad esempio, di leggere un romanzo o un racconto breve e pensare: sarebbe bello metterlo in scena in teatro.
Cosa devo fare per rendere possibile questo "sogno"?

Ci sono vari aspetti da tenere in considerazione:
- il numero di attori
- la possibilita' di rappresentare cio' che nel racconto e' descritto senza parole (introspezioni, pensieri del protagonista, ecc...)
- i cambi scena necessari

Il primo punto e' di fondamentale importanza: per quanto possa essere bello fare un lavoro che richiede 30 persone, le difficolta' di gestire un gruppo cosi' numeroso potrebbero rappresentare uno scoglio quasi insuperabile per molti. Innanzitutto la disponibilita' di tutti ad essere presenti quando serve, la soddisfazione di ognuno della propria parte, l'eventuale compenso finale (diviso 30 e' diverso che non diviso 3), ecc..
Personalmente io ho sempre preferito manetenere un cast inferiore ai 10-11 elementi quando possibile.

Il secondo punto ci porta inevitabilmente ad un lavoro lungo e faticoso (ma al tempo stesso gratificante) che e' l'adattamento del testo: modificare il racconto per rendere in scena tutto cio' che da lettori ci ha colpito. Spesso tocchera' aggiungere dialoghi o monologhi, a volte si preferira' utilizzare un narratore esterno o una voce fuori campo, ed infine provare il tutto ad alta voce (anche senza attori) per verificare di rimanere entro i tempi previsti di durata dello spettacolo.

L'ultimo punto che in questo primo pensiero ho individuato riguarda le scene. Prima ancora di immaginare come reperire gli oggetti scenici o costruire/disegnare/proiettare gli eventuali fondali, dovremo decidere quanti sono gli ambienti scenici, quando cambiano, che tempi si avranno per il cambio, ecc..
E' facile che in un racconto ci si sposti spesso da un ambiente all'altro (pensate ad esempio ad un giallo in cui l'investigatore di turno fa visita a tutti i testimoni nelle loro dimore o luoghi di lavoro) ma il "cambio scena" continuo durante la rappresentazione alla lunga puo' disorientare il pubblico, specialmente quando la scenografia e' minimalista (fondo nero, 4 cubi a terra, ad esempio). Anche qui potremmo aver bisogno di spostare delle scene, o le posizioni di alcuni personaggi, per semplificare il tutto e renderlo piu' godibile e fluido. Ci servira' inoltre qualche idea da proporre allo scenografo e al tecnico luci su come gestire gli inevitabili cambi scena senza intaccare il ritmo dello spettacolo.

Che ne pensate?
 
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view post Posted on 30/10/2013, 17:51
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CITAZIONE (Louis77 @ 30/10/2013, 16:55) 
Salve a tutti, mi intrometto per parlare di un aspetto che forse e' addirittura antecedente al ritrovamento degli attori e tecnici, ovvero la parte dell'adattamento e scrittura di un copione.
Mi capita spesso, ad esempio, di leggere un romanzo o un racconto breve e pensare: sarebbe bello metterlo in scena in teatro.
Cosa devo fare per rendere possibile questo "sogno"?

Ci sono vari aspetti da tenere in considerazione:
- il numero di attori
- la possibilita' di rappresentare cio' che nel racconto e' descritto senza parole (introspezioni, pensieri del protagonista, ecc...)
- i cambi scena necessari

Il primo punto e' di fondamentale importanza: per quanto possa essere bello fare un lavoro che richiede 30 persone, le difficolta' di gestire un gruppo cosi' numeroso potrebbero rappresentare uno scoglio quasi insuperabile per molti. Innanzitutto la disponibilita' di tutti ad essere presenti quando serve, la soddisfazione di ognuno della propria parte, l'eventuale compenso finale (diviso 30 e' diverso che non diviso 3), ecc..
Personalmente io ho sempre preferito manetenere un cast inferiore ai 10-11 elementi quando possibile.

Il secondo punto ci porta inevitabilmente ad un lavoro lungo e faticoso (ma al tempo stesso gratificante) che e' l'adattamento del testo: modificare il racconto per rendere in scena tutto cio' che da lettori ci ha colpito. Spesso tocchera' aggiungere dialoghi o monologhi, a volte si preferira' utilizzare un narratore esterno o una voce fuori campo, ed infine provare il tutto ad alta voce (anche senza attori) per verificare di rimanere entro i tempi previsti di durata dello spettacolo.

L'ultimo punto che in questo primo pensiero ho individuato riguarda le scene. Prima ancora di immaginare come reperire gli oggetti scenici o costruire/disegnare/proiettare gli eventuali fondali, dovremo decidere quanti sono gli ambienti scenici, quando cambiano, che tempi si avranno per il cambio, ecc..
E' facile che in un racconto ci si sposti spesso da un ambiente all'altro (pensate ad esempio ad un giallo in cui l'investigatore di turno fa visita a tutti i testimoni nelle loro dimore o luoghi di lavoro) ma il "cambio scena" continuo durante la rappresentazione alla lunga puo' disorientare il pubblico, specialmente quando la scenografia e' minimalista (fondo nero, 4 cubi a terra, ad esempio). Anche qui potremmo aver bisogno di spostare delle scene, o le posizioni di alcuni personaggi, per semplificare il tutto e renderlo piu' godibile e fluido. Ci servira' inoltre qualche idea da proporre allo scenografo e al tecnico luci su come gestire gli inevitabili cambi scena senza intaccare il ritmo dello spettacolo.

Che ne pensate?

tutto giustissimo quello che hai detto. Meriterebbe un post a parte (specialmente il secondo punto). Te la senti di aprirlo? ;)

Non credo ci sia niente da aggiungere per adesso. Ci tengo a sottolineare l'importanza di riuscire ad adattare tutti gli ambienti del racconto al palcoscenico. Ottimo il suggerimento di "spostare" i personaggi in altri luoghi, raggruppandoli se possibile, per evitare troppi cambi scena (ad esempio invece che interrogare i testimoni ognuno in un posto diverso li si puņ far venire tutti in centrale e svolgere gli interrogatori in ufficio. Giusto per intenderci)
 
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Louis77
view post Posted on 31/10/2013, 12:12




CITAZIONE (Fabio Slemer @ 30/10/2013, 17:51) 
tutto giustissimo quello che hai detto. Meriterebbe un post a parte (specialmente il secondo punto). Te la senti di aprirlo? ;)

Non credo ci sia niente da aggiungere per adesso. Ci tengo a sottolineare l'importanza di riuscire ad adattare tutti gli ambienti del racconto al palcoscenico. Ottimo il suggerimento di "spostare" i personaggi in altri luoghi, raggruppandoli se possibile, per evitare troppi cambi scena (ad esempio invece che interrogare i testimoni ognuno in un posto diverso li si puņ far venire tutti in centrale e svolgere gli interrogatori in ufficio. Giusto per intenderci)

Ad esempio: "Come trasformare un testo letterario in uno spettacolo teatrale", intendi?

Per quanto riguarda i cambi scena sarei anche curioso di sapere anche come altri di noi hanno tentato di risolvere il problema, considerando che ogni "buio" o chiusura di sipario inevitabilmente rallenta il ritmo...
 
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20 replies since 9/7/2010, 22:39   1456 views
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