Ottimo Theatermask, direi che ogni aggiunta a quello che già hai scritto sarebbe inutile
Ma torniamo indietro e parliamo del concetto alla sua origine. Cos'è una inquadratura? Spiegato ciò, vi sarà molto più facile anche il perchè delle varie tipologie che Theatermask ha ottimamente elencato.
Di seguito vi riporto gli appunti delle lezioni di Guido Fiandra al corso di regia all'accademia nazionale del cinema
Dunque...cos'è una inquadratura:
Per quadro si intende sia la superficie del fotogramma – pellicola o magnetico – sul quale va ad impressionarsi l’immagine, sia la finestrella della cinepresa attraverso la quale passa la luce quando l’otturatore della mdp o della telecamera è aperto.
L'atto di inquadrare consiste nello scegliere e delimitare con precisione lo spazio fisico – paesaggi, ambienti interni e esterni, situazioni con o senza figure umane o animali, etc. – che vogliamo riprendere con la mdp o la telecamera.
Ciò che si è scelto di tenere all’interno del quadro viene ripreso, mentre tutto il resto viene escluso, dunque rimarrà “fuori campo”, ossia all'esterno del campo visivo dell’osservatore, durante la ripresa, e dello spettatore al momento della proiezione.
Fuori campo (out of field): ogni azione o suono che si svolge o accade fuori dal campo inquadrato. Da non confondere con fuori quadro (out of frame): visione dell’interlinea durante la proiezione, dovuta ad una imperfetta messa in posizione della pellicola.
Inquadratura
Dal punto di vista contenutistico è tutto ciò che è ripreso contemporaneamente dall’obiettivo.
Dal punto di vista spaziale è la cornice entro cui è racchiuso il soggetto dell’immagine che vogliamo riprendere.
Dal punto di vista temporale è la ripresa in continuo di una identica azione scenica, cioè l’immagine che sta ininterrottamente sullo schermo, senza interruzioni o stacchi (unità di tempo e, in pratica, anche di spazio).
Dal punto di vista dell’intero film è l’unità di montaggio, il frammento di pellicola compreso tra il ciack e lo stop di una stessa ripresa.
In altro modo possiamo anche dire che l’inquadratura è
Ripresa ininterrotta di una parte della scena o dell’azione (take)
Porzione di spazio inquadrata dalla mdp da un punto di vista - composizione, angolazione - per seguire dalla migliore posizione possibile una determinata azione (framing). L’inquadratura è suddivisa in campi e piani.
Composizione dell’inquadratura (composition). E’ un’arte che si evolve assieme all’evoluzione culturale e artistica dei diversi Paesi. Negli Stati Uniti ad esempio oggi si tendono ad usare ottiche di lunga focale e colori saturi per staccare bene gli attori dallo sfondo e per comprimere i primi piani. In Europa si ricerca di più la tridimensionalità dell’immagine con tagli di luce e ottiche di focale media. In Oriente si cerca di più la bidimensionalità dell’immagine con ottiche teleobiettive e colori saturi. Sono solo aspetti che fanno parte di un progetto complesso che comunque va affrontato prima di iniziare le riprese. Per una corretta impostazione base ci si riferisce alla cosiddetta regola dei terzi.
Regola dei terzi (three third composition rule). E’ una regola generale di composizione: si divide l’inquadratura in parti uguali con due lnee orizzontali e due verticali. Il centro dell’attenzione dello spettatore si va a concentrare sugli incroci delle linee verticali e orizzontali, a due terzi del bordo inferiore del fotogramma.
Altre regole ci aiutano in varie situazioni, ad esempio per dare la sensazione di naturalezza ed eliminare il senso di oppressione di uno spazio chiuso sia in interni che in esterni, giorno o notte, è di tenere nell’inquadratura un punto luce, una finestra, una porta che dà su un’altra stanza più luminosa. In esterno notte si possono inserire dei lampioni, vetrine illuminate, fari delle macchine, riflessi della città sulla strada bagnata, etc. Di massima è bene che l’ambiente esterno a quello dell’azione sia più luminoso.
Angolazione (camera angle). E’ l’angolo e l’altezza a cui viene posta la mdp rispetto all’inquadratura da realizzare.
Inquadratura d’ambientazione (establishing shot): è utilizzata per descrivere
l’ambiente dove avviene l’azione. Generalmente è un totale. E’ molto utile perché fa
capire meglio gli avvenimenti e/o permette allo spettatore di orizzontarsi
nell’ambientazione che è stata visualizzata, facendoo capire le relazioni tra l’azione in
atto e la geografia dell’ambiente.
Quando tutta l’azione è girata in campo largo e successivamente arricchita da altre
inquadrature più strette è chiamata master. Spesso è usata seguendo la cosiddetta
“regola del tre” (vedi).
Inquadratura immaginaria (unreal take): è una ripresa eseguita da un punto dove
né la mdp, né lo spettatore (che nella mdp si identifica) potrebbero essere.
E’ utilizzata per drammatizzare o rendere ancora più spettacolare l’azione.
Es.: in mezzo alle fiamme, al di là di un muro, a volo d’uccello, etc.
E’ un concetto caro ai teorici del linguaggio, ma per altri discutibile perché porta lo
spettatore a muoversi all’interno dello schermo senza rapporti spaziali realistici.
Regola o sistema del tre (three shot system)
Tecnica utilizzata specialmente nella ripresa dei telefilm per la quale si gira prima il totale (vedi) della scena da riprendere, poi i campi medi (vedi) e per ultimi i primi piani (vedi) e i dettagli (vedi). Spesso è unita ad un’altra tecnica televisiva detta “saltafossi”, per la quale si costruisce un “blocco” e si gira contemporaneamente l’azione con più mdp. Il risparmio di tempo è notevole a scapito di una certa meccanicità della ripresa e di una illuminazione standard (sitcom, soap, telenovela).
L’inquadratura nel montaggio
In fase di montaggio il termine inquadratura assume anche il significato di "unità di montaggio" che può essere definita come “la porzione della ripresa che rimane integra”, quella che non viene tagliata e interrotta da altre immagini.
Il “fermo immagine” è una particolare inquadratura composta da un singolo fotogramma ripetuto più volte, per un tempo da decidere in montaggio.
Le singole inquadrature, una volta montate nell'ordine voluto, formano le scene e le sequenze del film.