Icetrap72 |
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| Esce in sole trenta copie Noi credevamo di Mario Martone, distribuito dalla 01 a partire dal 12 novembre. E la scelta di un'uscita così ridotta fa subito discutere. Il film, costato oltre 6 milioni di euro e passato in concorso a Venezia, dove purtroppo, e sorprendentemente, non ha ottenuto alcun premio, è stato sostenuto anche dal Comitato dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
Per Carlo Degli Esposti, uno dei produttori con la Palomar: "I 3 mln di euro che abbiamo avuto dalla Rai, che pure sono stati determinanti per portare a termine un progetto che ha avuto molte difficoltà, sono un po' meno del compenso di Giovanni Minoli, responsabile del comitato per i 150 anni dall'Unità d'Italia. È un dramma complessivo che un'azienda come la Rai, con i suoi 12mila dipendenti e il suo valore culturale, non senta il bisogno di sostenerlo in modo più forte, di metterlo, verrebbe da dire, in prima pagina. Oggi scriverò una lettera al direttore generale della Rai, al cda e al presidente perché ci sia uno stanziamento straordinario per mandare in onda in questo fine settimana una serie di spot che superino i 5'' di quelli già decisi".
Gli risponde Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema: "Aderisco volentieri a questa richiesta, ma sottolineo come Rai Cinema sostenga da sempre il cinema italiano, anche quello difficile e meno commerciale. Il problema della distribuzione è un problema di mercato. Non possiamo farci niente se i giovani vanno a vedere i cinepanettoni. Ci auguriamo che poi nella versione televisiva Noi credevamo abbia un pubblico più vasto". Infine interviene Filippo Roviglioni della 01 Distribution, piuttosto dispiaciuto per la polemica: "Sono amareggiato per quanto è accaduto, ma purtroppo fuori di qui c'è un mercato libero e protetto dal Garante e noi non siamo proprietari di sale cinematografiche. Inoltre un'uscita a metà novembre è molto difficile dal punto di vista della concorrenza".
La conclusione spetta a Mario Martone: "Voglio credere che gli spettatori affolleranno le non tante sale e che grazie a questo il mercato del film si possa allargare".Spero che l'ottimismo di Martone sia confermato dai fatti anche se temo che accada il contrario: sento parlare di rinascita del nostro cinema ma a me sembra invece che l'agonia continui!!!
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